Giovedì 30 maggio è andato in scena, in un Teatro Sociale gremito in ogni ordine di posto, “Prima di tutto L’Uomo”, evento conclusivo di più progetti formativi svoltisi nel nostro istituto in questo anno scolastico.
Lo spettacolo, che ha come tema di fondo la legalità, non è altro che un lavoro sui diritti dell’uomo, molto ricercato.
Da quando le leggi hanno cominciato a tutelare l’uomo e la sua dignità l’umanità ha trovato sempre un modo per continuare a negare questo diritto perché era più comodo e lo ha fatto in modi diversi: con la forza, con l’inganno, con il sarcasmo e con la prepotenza …ed è proprio su questi punti che abbiamo voluto incentrare lo spettacolo, per far capire a quanti chiudono gli occhi dinanzi ai soprusi, che continuano a perpetrarsi fin dalla comparsa dell’uomo, che è arrivato il momento di svegliarsi affinchè tutti insieme possiamo cambiare le regole e costruire una società migliore.
I testi proposti spaziano dal teatro Greco a quello contemporaneo, gli autori variano da Hikmet a Eschilo, da Remarque ad autori locali, il tutto cucito da musiche dei Taberna Mylaensis e di Pippo Pollina appositamente scelte sui vari temi. Non è uno spettacolo convenzionale, soprattutto per la scelta di inserirlo in un contesto astratto e metafisico dove i personaggi si muovono come dei manichini mostrando la loro doppia identità.
Il progetto è stato cofinanziato dall’Assessorato Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale ed è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino. La Regia è stata curata da Serena Bonsangue, gli arrangiamenti e la direzione del coro da Roberto Merulla. L’allestimento scenico dai docenti Aldo Cammalleri, Gisella Giardina, Rosa Maria Marranca e Maria Rosa Cozzo. Alla rappresentazione teatrale ha partecipato inoltre Giuseppe Porretta che ha diretto l’ensemble musicale.
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